Claudia Capone
Mindfulness Immaginale

Mindfulness Immaginale

(Iscritta all’Ass. AISCON con codice M0000264)

“Se desideri volare alto, oltre il dialogo incessante della mente, la Mindfulness è il tuo sentiero” (SCW)

Cos’è la meditazione?

La meditazione è un cammino laico adatto a chiunque (dai bambini agli anziani) desideri migliorare la propria esperienza di vita.

Spesso pensiamo alla meditazione come a qualcosa che ci porta altrove, in una situazione di calma e tranquillità.

E’ vero che la meditazione può calmare, MA NON E’ UN’ALTRA FORMA DI RILASSAMENTO. La meditazione non è un bagno caldo tra candele profumate e incensi. Fare meditazione significa abbracciare con consapevolezza tutti gli stati mentali, senza preferirne uno all’altro. E’ un invito ad andare al di là di un’associazione, spesso molto superficiale, evento negativo = male, evento positivo = bene. Tutti abbiamo sperimentato eventi negativi che si sono poi rivelati importanti punti di svolta e successi. La meditazione invita quindi a sospendere il giudizio immediato.

La mindfulness (o meditazione di consapevolezza) mette di fronte alle cose: a volte il mare è tempestoso, oppure il tempo è brutto. Anche il nostro umore è imprevedibile come il mare. La mindfulness insegna a riconoscere che, quando il mare è mosso e le onde sono alte, la nostra barca può essere in movimento e non possiamo appiattire quelle onde: la mindfulness aiuta, quindi, ad avere un buon timone per le tempeste, ma non nega l’esistenza delle tempeste e non le fa sparire per magia.

Se con il termine mindfulness si fa generalmente riferimento alla meditazione che incontra la psicologia, con il termine mindfulness immaginale ci si riferisce alla meditazione che incontra la psicologia immaginale, ovvero quella psicologia avviata in Occidente da C.G. Jung (con la psicologia analitica) e poi rielaborata dallo psicanalista, saggista e filosofo statunitense James Hillman (con la psicologia archetipica). Nella visione immaginale il corpo e il mondo sono interni alla psiche. Il paradigma considera il corpo non più nella realtà funzionale e percettiva, ma bensì come un “simbolo”.

Con la mindfulness immaginale si lavora sullo scioglimento di attaccamenti e paure che impediscono di vivere nella verità. Le pratiche della Meditazione Immaginale guidano a percepire che la materia non esiste come realtà oggettiva e che tutto è sogno e immagine.

La mindfulness immaginale ci insegna a innalzare i disturbi, problemi, disagi, ad ascoltarli come voci dell’anima che chiamano ad un viaggio interiore nell’underworld, la dimensione ctonia, per restituirci le nostre energie selvagge.

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